Buoni propositi: come trasformarli in realtà?

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Buoni propositi: come trasformarli in realtà?

Buoni propositi: come trasformarli in realtà?

È questo il periodo giusto per fare bilanci e tanti buoni propositi per l’anno nuovo! Gennaio è sempre accompagnato dall’idea di un nuovo inizio, un capitolo si chiude, con gioie e dolori, e uno nuovo si apre, ricco di speranze e desideri!

Il rischio, purtroppo, è che i nostri progetti di cambiamento e di rinascita rimangano solo delle belle idee e che nulla cambi nella nostra vita!

Vediamo allora quali sono alcuni dei soliti meccanismi che ci portano a non raggiungere i nostri obiettivi e qualche suggerimento per dare una svolta a questa tendenza!

Se non ora, quando?

Innanzi tutto siamo nel periodo giusto!

Alla fine dell’anno ci viene proprio spontaneo fare il bilancio di come sono andate le cose nei 12 mesi precedenti ed è altrettanto “umano” fare progetti per i prossimi 12 mesi.

E se non fosse spontaneo, ci pensano gli altri a ricordarcelo: tv, riviste, facebook, ecc.

Ahimè, nel fare bilanci, spesso, ci ritroviamo un po’ amareggiati per tutto ciò che riguarda il passato: rimpianti, delusioni e dispiaceri sono ben chiari nei nostri pensieri. Obiettivi mancati a livello professionale, relazioni finite o che al contrario non riusciamo a chiudere, sogni che non si realizzano o che anche realizzati non bastano a renderci felici, sono solo alcune situazioni che possiamo vivere.

Dopo tanto rimuginare però, ad un certo punto: scatta qualcosa!

Sarà capitato anche a te qualche volta di sentire una strana energia che ti fa dire:

Eh no, cribbio! (o qualche altra esclamazione! ) Basta! Ho deciso che quest’anno…

E ti sembra di avere tutta la carica necessaria per compiere finalmente quell’impresa che rimandi ormai da anni!

Buoni propositi: come trasformarli in realtà?

Chi non ha fatto almeno una volta questi buoni propositi?

  • iniziare la palestra
  • riprendere la dieta
  • migliorare l’organizzazione al lavoro
  • perdere meno tempo sui social
  • non essere sempre in ritardo con le scadenze
  • tenere in ordine scrivania, stanza da letto, cucina, …

e questi?

  • avere più tempo per me stesso/a
  • fare quella cosa che mi piace ma non ho mai tempo
  • imparare a dire di no 
  • fregarmene dei giudizi degli altri
  • imparare a volermi bene

Ok non so te, ma io credo di averli fatti tutti e anche di più!

Il problema è che spesso non si va oltre il pensiero! La carica che sentiamo all’inizio svanisce presto. Non riusciamo mai a tradurli in qualcosa di concreto che ci migliori davvero la qualità di vita, anzi spesso ci portano a tristezza, senso di fallimento e frustrazione.

 

Le insidie nascoste nei buoni propositi

Nonostante la carica, l’energia, l’impegno… perché non riusciamo mai nei nostri buoni propositi?

Sono proprio “buoni”, questo è certo!

Migliorerebbero molto la nostra qualità di vita, questo è sicuro!

E allora perché non ci riusciamo?

Molte sono le insidie che dobbiamo tenere in considerazione.

Ci sono le cosiddette psico-trappole che se non svelate rischiano di farci fallire! Molto spesso, nel formulare i nostri progetti per il futuro, infatti, non ci soffermiamo a riflettere su alcuni presupposti e convinzioni su cui fondiamo le nostre azioni.

Inoltre, spesso i buoni propositi rimangono tali perché sono troppo generici e imprecisi.

Se al contrario sappiamo bene quello che vogliamo, a volte non sappiamo come ottenerlo.

Può succedere che spinti dall’entusiasmo, acceleriamo troppo con la conseguenza di finire fuori strada, oppure procediamo troppo lenti in preda all’ansia e alla paura di sbagliare. In alcuni casi, siamo talmente convinti delle nostre idee che procediamo spediti senza considerare gli effetti collaterali e i risultati effettivi che prima o poi ci bloccheranno.

Come se non bastasse, la formula “buoni propositi” contiene già in sé l’idea di qualcosa difficilmente realizzabile, di un ideale fantastico a cui aspirare, ma a cui non ci avvicineremo mai.

Buoni propositi: come trasformarli in realtà?

Tre psico-trappole da evitare per cambiare davvero

Per raggiungere uno scopo o realizzare un proposito, qualunque esso sia, dobbiamo innanzitutto fare attenzione ai nostri pensieri e a ciò che facciamo di conseguenza!

Proprio i nostri pensieri, infatti, danno forma al nostro agire.

Consideriamo qui alcune modalità di pensiero che possono ingabbiarci e renderci più difficile realizzare i nostri progetti.

Eccone tre:

1. Pensiero “tutto o nulla”

È la tendenza a vedere le cose o bianche o nere, per estremi, senza considerare le sfumature intermedie. Ad esempio:

“Se non faccio tutto ciò che mi ero proposto, sono un completo fallimento”.

Potremmo stare a discutere all’infinito sulle implicazioni che ha nelle nostre vite questo tipo di pensiero e in quanti modi può boicottarci. Pensa, per esempio, a tutte quelle volte che non sei riuscito a portare a termine un compito che ti eri dato e la sensazione di disfattismo che hai provato. Questo tipo di pensiero rischia seriamente di non aiutarti a realizzare i tuoi propositi perché invece che sostenerti nelle difficoltà che incontrai (e ce ne saranno, questo è ovvio!) ti spinge ad alimentare un senso di inadeguatezza e di inefficacia tale, che farai fatica ad analizzare l’esperienza per farne tesoro e continuare a migliorarti!

2. Le “doverizzazioni”

Questo tipo di insidia è molto subdola. Chi non “dovrebbe” fare di più e fare meglio? Ad esempio, io dovrei tenere più ordine la casa, dovrei leggere più libri, dovrei fare più esercizio fisico… Siamo onesti, se dovessi star dietro a tutti i miei “dovrei” non basterebbero mai 24 ore e nemmeno 365 giorni!

Inoltre, questo continuo pensare a tutto ciò che dovrei fare, non fa altro che sottrarmi tempo ed energie per fare ciò che devo!

Ciò che devo fare è FARE e non pensare, rimuginare, rimproverarmi, colpevolizzarmi, criticarmi, ecc. Iniziare è già un primo piccolo passo!

3. Ricordare solo gli eventi negativi

Ricordare i particolari negativi di una situazione a scapito di quelli positivi è un’altra psico-trappola in cui cadiamo frequentemente e che non ci aiuta nel realizzare i nostri propositi! Ogni volta, per esempio, che ti fermi a riflettere su ciò che hai fatto e noti solo gli errori, le difficoltà, gli ostacoli, non fai altro che alimentare l’idea che il tuo progetto è troppo impegnativo, che tu non ce la puoi fare e che anche sta volta mollerai! Tenere conto di tutta la complessità dell’esperienza è molto più utile che vedere solo ciò che non va!

Buoni propositi: come trasformarli in realtà?

Il primo e fondamentale passo per realizzare i propri buoni propositi

La prima cosa da fare per realizzare i buoni propositi nell’anno nuovo è non chiamarli “buoni propositi”!

Hai capito bene! Se vuoi cambiare qualcosa, inizia con il definire 1 scopo e inizia a delineare il tuo progetto! Meglio iniziare con un progetto alla volta!

Quale obiettivo vuoi raggiungere? Dai una definizione SMART, cioè descrivi il tuo obiettivo in modo:

SPECIFICO: definisci in modo chiaro e operativo l’obiettivo che vuoi raggiungere.

MISURABILE: da cosa ti accorgeresti che ti stai muovendo verso la metà? Come puoi valutare le azioni che hai intrapreso?

ATTRIBUIBILE: chi deve fare cosa? Da quali altre persone dipende la riuscita della tua impresa?

REALISTICO: sei con i piedi per terra o stai pensando di partire alla conquista dello spazio?

TIME RELATED: entro quanto tempo pensi di vedere il primo risultato o cambiamento?

Prepariamoci alla scalata!

“Anche il più lungo dei viaggi comincia con un piccolo passo!”

Lao Tse

Una volta trasformato il tuo buon proposito in obiettivo, sei pronto per pianificare la tua strategia per realizzarlo e costruire così il tuo progetto!

Un metodo efficace anche se controintuitivo è la “tecnica dello scalatore”.

Sai come fanno le guide alpine per individuare il percorso migliore per raggiungere una vetta? Cominciano proprio dalla cima e costruiscono il percorso a ritroso!

Certo richiede un po’ di impegno, ma l’efficacia di questo metodo è davvero alta.

Inizia immaginando la tua cima della montagna come il momento in cui avrai raggiunto il tuo obiettivo:

  • Come sarà lo scenario attorno a te?
  • Dove sarai?
  • Chi ci sarà con te e come sarai cambiato tu?
  • Immagina vividamente il futuro che desideri: quali sono tutti i cambiamenti necessari per realizzare concretamente questo futuro? 

Ora immagina il percorso a ritroso dalla cima al punto in cui ti trovi ora e definisci, passo dopo passo, tutti i micro-obiettivi da raggiungere.

Cosa devi fare subito prima di arrivare in cima e vedere il tuo progetto realizzato? E ancora prima cosa devi fare?

Questo ti aiuterà a individuare concretamente tutti i passaggi da compiere e soprattutto ti chiarirà il primo passo da fare nella direzione che desideri!

Pronti, partenza… via!

Hai chiaro il tuo obiettivo e i passi da fare per realizzarlo, ma altre insidie ti aspettano!

Molti progetti si arenano proprio qui: nel passaggio dalla pianificazione all’azione!

Qui entra in gioco il terzo trucco per avviare il processo di cambiamento e realizzare davvero i tuoi obiettivi: sconfiggere la “rimandite”!

“Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi”

è da tempo il mio mantra quotidiano! La stanchezza e le mille cose da fare sono sempre lì in agguato, pronte a generare pensieri del tipo:

“Va beh dai, questo lo faccio domani!”

In passato mi è capitato spesso di seguire quei pensieri e poi puntualmente ritrovarmi come minimo in ritardo con le scadenze e con l’ansia di non riuscire a fare tutto in modo soddisfacente e in tempo!

Certo un mantra o un proverbio non sono sufficienti.

Come fare, quindi, a sconfiggere la tendenza alla procrastinazione?

Ecco alcuni piccoli suggerimenti:

  • identifica le psico-trappole che ti impediscono di realizzare ciò che desideri;
  • trova le modalità per te efficaci per disinnescare i pensieri che non ti aiutano a realizzare il tuo progetto di cambiamento;
  • pianifica del tempo da dedicare ogni giorno al tuo progetto di cambiamento;
  • non aspettare che tutto sia perfetto per iniziare, inizia! Mano a mano aggiusterai ciò che non va bene, ma come fai a sapere cosa non va se non inizi a provare?

“Il più grande spreco nel mondo è la differenza tra ciò che siamo e ciò che potremmo diventare!”

Ben Herbster

Hai una frase che ti aiuta a perseguire i tuoi obiettivi? Scrivilo nei commenti!

Nel frattempo ti auguro un felice anno nuovo e di realizzare tutti i tuoi buoni propositi… ops… progetti!

Buoni propositi: come trasformarli in realtà?

Dr.ssa Tatiana Sieve
Psicologa Psicoterapeuta
a Padova e Piove di Sacco

Mi occupo di

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Dr.ssa Tatiana Sieve

Psicologa Psicoterapeuta

Partita IVA 04610590285
Iscritta all'Ordine degli Psicologi della regione Veneto n. 7948

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